Nuovo Ponte sull’Arno a Signa e il progetto del Nuovo Aeroporto di Firenze

VAS Ass.Onlus23 gen 2019

Carissimi Lettori,

Carissimi Giornalisti che …. NON volete leggere

Carissimi Cittadini di Peretola, Quaracchi e Brozzi

Carissimi Cittadini di Signa

Vi forniamo ulteriore documentazione a dimostrazione come la Regione Toscana, non sa più cosa inventarsi per ottenere una conformità urbanistica da portare alla prossima conferenza dei servizi sull’aeroporto prevista per il 29/1 e per questo “aggrappandosi sugli specchi e non solo a quelli” è pronta a sacrificare ogni cosa, sull’altare dell’artefatto interesse pubblico che invece sempre più documenti e forzature alla mano, dimostrano che altro non è che un interesse per pochi.!

L’ennesima trovata della Regione è un “progetto fantasma” sul NUOVO PONTE di Signa che non può essere portato in Conferenza di Servizio.

Rammentiamo come la Regione emani le leggi, addirittura avendo la sfacciataggine di dire che sono per il bene dei Cittadini Toscani e poi in maniera unilaterale le disattenda oppure cerchi con fantasiose peripezie di eluderle.

Ci riferiamo in special modo al Processo Partecipativo sulla base della LR 46/2013 ed alla Risoluzione 260/2014 del CR Toscano che prevedeva appunto il processo partecipativo sull’aeroporto, in base alla legge citata che ovviamente non è mai stato attuato sulla base di precise direttive politiche.

Oggi invece scopriamo che a fronte di un Processo Partecipativo, già avviato sul Ponte di Signa (versione originale), qualcuno sta cercando di presentare un progetto alternativo che in base alla legge sullapartecipazione NON è possibile a procedimento avviato, quindi si alterano le leggi pur di raggiungere gli obbiettivi prefissi.

Leggendo bene la documentazione ed il comunicato stampa di un soggetto politico regionale, si capisce BENE che;

  • Il dibattito pubblico è aperto ed in vigore dall’autunno 2018.
  • La L.R. 46/2013 prevede e regola, all’articolo 11 comma 2, 3 e 4, le

condizioni per le quali l’atto di indizione di un dibattito pubblico renda necessario sospenderel’adozione o attuazione di atti di competenza regionale connessi all’oggetto del dibattito pubblico.

  • L’atto di cui al comma 1 sospende l’adozione o l’attuazione degli atti di competenza regionale connessi all’intervento oggetto del Dibattito Pubblico. La sospensione è limitata agli atti la cui adozione o attuazione può anticipare o pregiudicare l’esito del Dibattito Pubblico.
  • l’Autorità per la partecipazione in merito alla deliberazione 1474 che permetterebbe una nuova progettazione di Ponte ha dichiarato:
  • a) La decisione assunta delinea un nuovo orientamento progettuale in rapporto ad una definita ipotesi di tracciato, e attiva le consultazioni necessarie con le parti interessate per il raggiungimento di un accordo;
  • b) Interviene a una ridefinizione dell’oggetto del dibattito pubblico, rispetto alla formulazione originaria;
  • Pone forti perplessità sull’adeguatezza e l’utilità di adozione di uno strumento deliberativo quale il dibattito pubblico, essendo mutata la natura del caso in questione e il contesto di esso, e probabilmente anche la soglia dimensionale delle opere per cui la procedura si rende obbligatoria (questo se la Conferenza dei servizi prevista il 29 gennaio si risolvesse dando il via libera al master plan secondo l’impianto di viabilità modificato)
  • Obbliga ad una riflessione congiunta sull’appropriatezza e le condizioni effettive dell’investimento di risorse umane, tempo e di fondi pubblici, che il dibattito pubblico comporta. Altri strumenti partecipativi potrebbero rivelarsi, ad esempio, più adeguati ed economici. Lo scenario che sembrerebbe prefigurarsi potrebbe infatti esporre, da un lato, al rischio di un’estetica del confronto pubblico”, essendosi ridotto il potenziale del dibattito pubblico e la sua produttività ai fini di un effettivo percorso di indagine, ascolto, discussione; dall’altro, potrebbe ingenerare conflitti non desiderati, deludendo le aspettative di partecipazione effettiva alle decisioni.”

In maniera molto sintetica, tale variante progettuale non è possibile quando le procedure di dibattito pubblico sono già iniziate, che ci sono costi aggiuntivi, che il processo partecipativo può essere svilito nei contenuti, ….. la ma Regione visto che se la canta e se la suona, pensando di essere intoccabile, procede imperterrita andando contro le leggi ed i procedimenti da Lei stessa emanati, pensando di non dover mai rendere conto nessuno.

Quindi Cittadini di Signa, Peretola, Quaracchi, Brozzi … non fatevi prendere per i fondelli perché le forzature messe in atto confermano che NON si opera per il vostro bene, ma per quello di altri, quindi domani pomeriggio durante la protesta fate valere i propri diritti specialmente verso i responsabili delle amministrazioni locali che sembrano essere ostaggi del “potere centrale”.!!

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