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PERETOLA non sarà una nuova Ciampino

Comunicato Stampa dei Comitati di Ciampino .

CRIAAC – COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO

 Nell’aeroporto di Ciampino Enac e Governo nazionale sono da sempre fuori dalla UE.

Le norme europee, divenute già da quasi vent’anni normativa nazionale, prevedono che prima di realizzare qualsiasi progetto che possa avere un impatto significativo sulla vita delle persone e sull’ambiente debba essere fatta una valutazione di impatto ambientale (VIA) per valutare, a tutela delle persone e dell’ambiente, se il progetto è realizzabile.

Nell’aeroporto di Ciampino a partire dal 2002 è stato avviato, nei fatti e senza che l’Autorità di controllo Enac e Governo nazionale intervenissero per far rispettare la legge, un piano di sviluppo aeroportuale che ha portato in pochi anni da meno di un milione di passeggeri all’anno ai quasi sei milioni di passeggeri del 2015, con un enorme impatto sulla vita delle persone e sull’ambiente.

 

Dal 2002 al 2015 la normativa europea e nazionale sulla VIA non è mai stata rispettata e l’aeroporto è cresciuto a spese della salute delle persone e dell’ambiente nel quale viviamo, fino a diventare un vero e proprio ecomostro.

 

Dopo oltre 10 anni di battaglie dei cittadini e, talvolta, delle amministrazioni locali, nel febbraio 2016, sotto la minaccia di una procedura di infrazione comunitaria promossa dai cittadini e di oltre 1700 esposti alla magistratura, è stata finalmente avviata la valutazione di impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino.

Questa procedura di valutazione, attualmente in corso presso il ministero dell’ambiente, non risponde però ai requisiti richiesti dalla Commissione Europea i quali prevedono che vengano valutati a partire dal 2002 i danni ambientali prodotti dall’abnorme crescita dell’aeroporto di Ciampino.

La VIA presentata da Enac parte invece dal 2013, ignorando completamente i danni ambientali prodotti fino ad oggi e documentati, per quanto riguarda la salute delle persone e dell’ambiente, anche in due indagini epidemiologiche sulla popolazione fatte dal Sistema Sanitario Nazionale e dalle costanti rilevazioni ambientali di ARPA Lazio.

Come se non bastasse, ignorando completamente le norme europee e la procedura di VIA in corso, Enac ha permesso che venissero avviati nell’aeroporto ulteriori grandi lavori non previsti e non valutati nella procedura di VIA.

In questo momento sono aperti nell’aeroporto, per un’estensione di vari chilometri, cantieri a ridosso della città di Ciampino che riguardano un pesante ridisegno della viabilità aeroportuale e che certamente impattano, sia nell’immediato che per il futuro, sull’ambiente e sulla salute delle persone.

Il completo disprezzo delle norme europee e nazionali dimostrato da Enac (che dovrebbe vigilare) e dal Governo nazionale pone l’aeroporto di Ciampino e l’Italia fuori dalla UE.
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